I colori dell'anima

Athos Faccincani - I colori dell anima

I colori dell'anima: Athos Faccincani
04/06/2011 - 19/06/2011


Molfetta, 4 giugno 2011 

40 opere-prodotte tra il 2007 e il 2011- di oli su tela, anche di grandi dimensioni, inserite nei suggestivi spazi della Sala dei Templari, la cui presenza dei cavalieri risale al 1148, dove la storia millenaria di questa struttura e i suoi scavi dialogheranno con i dipinti del maestro Athos Faccincani. 
L’ artista, in occasione della personale a Molfetta, ha voluto dedicare uno splendido omaggio alla città, rappresentando con il suo stile unico ed inconfondibile, lo scorcio più suggestivo ed evocativo:il porto di Molfetta con il suo superbo Duomo. 

La mostra “I colori dell’ Anima”, curata da AVANGARTsnc(WWW. AVANGARTSNC.IT), gode del patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Bari e del Comune di Molfetta .La societa’ AVANGART con sede a Giovinazzo (Ba)fondata nel 2009 da due giovani imprenditori molfettesi, PEPE SEBASTIANO E GIOVINE NICOLO’ si occupa della promozione ed organizzazione di eventi di grandi maestri dell’arte contemporanea a livello nazionale ed internazionale , quali : ANTONIO NOCERA, MICHELE VOLPICELLA , KATHERINE L. WRIGHT, MASSIMILIANO PALAZZO , ANGELO LAMORGESE , oltre allo stesso maesro FACCINCANI. 

La personale ha per tema il paesaggio esplorato in ogni sua tonalità emotiva, grazie proprio a tutte le sfumature che i colori producono; il visitatore potrà conoscere un maestro, un uomo con una sensibilità fuori del comune. 
L’Italia è unita idealmente grazie ai suoi colori: dai paesaggi dell’ Astigiano e del Monferrato, al mare pugliese con Taranto e Peschici ,da Ischia a Positano, ma non mancano la Liguria, le Isole greche, le bellezze di Capri e Portofino, quasi a celebrare la bellezza della nostra terra in occasione dei suoi 150 anni. 
Molfetta avrà quindi l’onore di poter ospitare le splendide tele di uno dei più importanti artisti italiani contemporanei di ormai acclarata fama internazionale. 
La geniale originalità del maestro FACCINCANI, potrà essere apprezzata dagli estimatori che giungeranno nella pregevole cornice della Sala dei Templari da tutta la Puglia, vista l’eccezionalità dell’evento per ammirare i suoi caleidoscopici, luminosi e caldi colori che hanno reinterpretato i differenti paesaggi della nostra Italia da nord a sud, in una chiave emozionale. 

Nelle tele in mostra la luminescente pittura del maestro catturerà il visitatore in un emozionante sfavillio di colori grazie alle suggestioni dei pergolati, dei fiori, delle rose che si stagliano sull’ architettura voluta dall’ uomo. 
Il lirismo poetico che caratterizza il modus operandi del pittore veneto gli ha consentito di indagare gli scorci paesaggistici, rivelandoli nella magia dei suoi colori forieri di gioia e felicità, che paiono animare i protagonisti delle sue tele così come i mazzi di fiori di una vita nuova, quasi evocativa,come un sogno. 

Visitando la mostra ci si tuffera’ in una altra dimensione, in una favola. 
Faccincani nelle sue tele, con certosina perizia descrive architetture e villaggi, cupole e tetti a picco sul mare, offrendoci una idea di controllata solarità, di adesione consapevole al miracolo del mondo che ci circonda. 
L’ illustrazione del paesaggio si trasforma in espressività decorativa, in sperimentazione dimensionale e cromatica, grazie anche alla simbolizzazione dei dati reali. 

Il pittore, conserva lo stupore del fanciullo che guarda attraverso il caleidoscopio, trasformando il mondo reale in ideale, dando corpo ai nostri sogni. Nelle sue tele il fanciullo è tenuto a freno da uno spirito ordinatore che, attraverso il colore, trasmette emozioni di fronte a una natura lussureggiante, ad un mare di smeraldo punteggiato da reti e barche, al nostro Duomo a picco su un fulgido azzurro. Molfetta e il suo porto è reinterpretata alla luce di un gioco di elementi che si dispongono a modificare il paesaggio che si trasforma in fiaba:barche, reti e fiori riescono a trasmettere la gioia di vivere, per cui il maestro Faccincani è noto. 

Nello stesso tempo pero’, non va dimenticato il suo impegno civile , nei primi anni del suo percorso artistico dove 
prevalgono toni diversi, tendenti al realismo e al dramma. Le tele di quel periodo esprimono sentimenti di desolazione e di dolore, quasi a esplorare altri colori dell’ anima, quelli stessi che aveva conosciuto stando a contatto con emarginati ,che trasportava sulla tela in opere che gli valsero la medaglia di cavaliere conferitagli dal Presidente SANDRO PERTINI . La troppa sofferenza umana lo spinsero abbandonare una tavolozza dolente per una più vitale e luminosa. 

Faccincani non è un paesaggista, “attinge” dalla realtà, ma non la riproduce tale e quale, ma come lui stesso dice, in studio aggiunge a quanto visto un po’ di fantasia. 
Così ama definirsi” l’artista è colui che estrae nuovi significati da cò che rappresenta, senza farsi condizionare da paesaggio”. 
Questa splendida mostra, allestita presso una altrettanto prestigiosa location con secoli di storia affascinante, è quindi l’espressione delle bellezze paesaggistiche della nostra Italia, dove ad essere protagonisti sono i colori, che creano sensazioni emozionanti di rigenerante benessere interiore.

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